Come tutti gli anni, anche quest’anno il Coro Ana Valli Grandi è stato invitato alla festa del tesseramento del Gruppo Alpini di Cerea per l’animazione della Santa Messa. Il Parroco don Giuseppe Andriolo, sempre propenso a seguire il gruppo alpini, essendo anche lui iscritto al gruppo, ha spesso concesso la sua chiesa parrocchiale per concerti e rassegne di cori alpini.
Quest’anno nell’omelia della seconda domenica di quaresima, il celebrante don Giuseppe ha tenuto a mettere in evidenza l’importanza di non opporsi al malvagio per mettere in atto quella che a quel tempo era la cosiddetta legge del taglione, occhio per occhio, dente per dente, anzi il vangelo stimola a porgere l’altra guancia quando qualcuno compie atti sulla nostra persona, perdonando sempre i soprusi. Certo nella vita quotidiana è un po’ difficile comprendere ed applicare quanto indicato dal Vangelo, ma il buon Cristiano vi si deve avvicinare il più possibile. Ha poi accennato al difficile momento in cui ci troviamo con la spada di Damocle sulla testa per quanto riguarda il coronavirus, commentando che se vi fossero delle limitazioni introdotte dalla diocesi veronese, ci saremmo dovuti adattare non celebrando le funzioni quotidiane e solite del tempo Eucaristico.
Al termine della funzione religiosa i coristi hanno intonato “Signore delle cime”, come sempre molto apprezzata dai fedeli e poi sotto la direzione attenta e puntuale del maestro Mauro Danieli, hanno eseguito “Va l’Alpin” e la “ 33” ed a conclusione la sempre verde “Benia Calastoria“ ascoltata in piedi da tutti i fedeli compreso il parroco don Andriolo. Gli alpini di Cerea hanno poi offerto un sontuoso rinfresco presso il circolo Noi adiacente la chiesa.