Come ormai è tradizione, anche quest’anno per il 137° Anniversario della costituzione delle Truppe Alpine, il Coro Ana Valli Grandi, della sezione ANA di Verona, ha voluto festeggiare assieme a tutti i gruppi Ana della Zona Basso Veronese, questo anniversario, proponendo, dopo la santa messa animata dallo stesso coro, uno spettacolo di canti e proiezioni fotografiche che nell’insieme ha dato degli ottimi risultati. Venendo al dettaglio della serata, dopo la celebrazione della santa Messa nella prestigiosa chiesa romanica di San Salvaro (che è anche sede del Coro Ana Valli Grandi) a cura di Don Renzo e del Parroco di San Pietro Don Gino, il Coro Ana Valli Grandi ha iniziato lo spettacolo con la canta “Monte Nero”, eseguita nella cripta sotterranea (cantoria) luogo ideale per espandere la voce su tutta la parte superiore della chiesa. Sfruttando la fine dizione e l’ottima impostazione vocale dell’amico del coro, David, si è accompagnato il pubblico presente, nelle varie fasi della prima guerra mondiale, utilizzando anche foto di repertorio che davano proprio la sensazione di quanto stavano patendo i nostri alpini al fronte. Ringraziamo a tal proposito l’amico Andrea (Sciat) che ha contribuito con la sua esperienza tecnica alla proiezione. La sensazione delle persone sentite dopo lo spettacolo, e stata di dire: “Avevo la pelle d’oca, ci avete regalato una grande emozione ”. Dopo altre cante intervallate da altre immagini siamo arrivati alla seconda guerra mondiale. Altri racconti, anche tratti dagli storici autori Don Carlo Gnocchi e Giulio Bedeschi, hanno reso il momento “Sacro”. Lo si sentiva dal silenzio assoluto che regnava durante lo svolgimento dello spettacolo. Un silenzio “religioso”, quasi a voler partecipare idealmente a quello spirito di sacrificio a cui sono si sono sottoposti fieramente i nostri alpini durante quei terribili anni di guerra. La Preghiera dell’Alpino, letta con voce pacata, a ricordo dei nostri caduti, con il coro in sottofondo; il Trentatrè canto di fierezza e di appartenenza al Corpo degli Alpini, e l’inno di Mameli, cantato assieme al numeroso pubblico presente, sono stati la degna conclusione di una serata speciale. Ne è conferma il lungo e quasi interminabile applauso finale che a nostro avviso il pubblico ha voluto dedicare ai nostri alpini caduti. Per chi ha vissuto in prima persona, da protagonista, questo evento, sa, in cuor suo, di aver contribuito a ringraziare tutti i giovani alpini che hanno dato la loro vita per la nostra libertà. Grazie ragazzi. L’ottima riuscita dello spettacolo e la forte e decisa risposta del pubblico, fanno pensare che ci sarà uno sviluppo futuro ed itinerante dello spettacolo.