Concerto Cori e Fanfare in Arena di Verona, inizio ore 21:00 Organizzato dalla Sezione Ana di Verona il grande evento che ha visto un coro composto da mille voci e tre fanfare esibirsi nell’Arena di Verona, in occasione del Raduno Adunata del Triveneto. L’avventura del Coro Ana Valli Grandi è iniziata con la partenza con il pullman alla volta di Verona. Dopo la consegna dei Pass per l’ingresso dei coristi, il coro assieme ad altri 49 cori ha preso posto nei settori assegnati nelle gradinate. Una volta accomodati sono iniziate le prove condotte dai vari maestri che si sono proposti per la conduzione delle varie cante. Quindi sono iniziate le prove delle fanfare. Alle 21.00, in ritardo di circa mezz’ora sull’orario previsto, è cominciato lo spettacolo condotto da due presentatori professionisti Elisabetta e Tiberio entrambi comunque con sangue alpino. Ha iniziato la sua esibizione la Fanfara Storica di Vicenza con brani del suo repertorio. Al termine è entrata la staffetta che è partita da Caporetto per arrivare proprio questa sera in Arena a Verona per commemorare la fatidica disfatta di Caporetto appunto, con l’ingresso dei reduci di guerra accompagnati dalle mille voci mute del coro che hanno cantato all’unisono il ritornello della “Tradotta” ripetuto per ben 9 volte, finché tutti i reduci hanno raggiunto il palco, dopodiché il maestro Ceschi del coro Coste Bianche ha eseguito la Tradotta per intero sempre all’unisono. E’ da precisare che tutte le cante sono state eseguite all’unisono, essendoci anche cori misti. E’ stata poi la volta del Maestro Claudio del coro “San Maurizio” a dirigere il mega coro nella canta “Dove sei stato mio bell’alpino” e poi il “Testamento del capitano” diretto dal maestro Raffaele del Coro La Preara. Si è poi esibita la fanfara dei Congedati della Brigata Tridentina, con l’inedita introduzione, in due brani della loro esibizione, della cornamusa suonata da Carlo un bravissimo strumentista in costume scozzese. Naturalmente molto applaudita la performance della Fanfara dei Congedati della Brigata Tridentina guidati ancora, da ben 32 anni dall’intramontabile Tempesta. E’ iniziato quindi il secondo blocco di cante, la prima delle quali, la Montanara , eseguita dal Maestro del coro di Peschiera. E’ stata quindi la volta del Maestro Mauro Danieli che ha diretto “Benia Calastaria” a 4 voci, unico Maestro ad avere il privilegio di dirigere il megacoro di mille voci, ciascuna sezione con la propria parte. Che dire, una esibizione superlativa, applaudita a lungo dalla moltitudine di persone che accalcavano le gradinate. Merito anche dei mille e forse più coristi che si sono esibiti nella performance. E’ stata poi la volta del maestro del nuovo coro Ana “El Biron” che ha diretto “Signore delle cime”, per la verità non bellissima cantata all’unisono, ma questa non è colpa di nessuno. Ed infine il maestro Buselli del coro San Zeno a dirigere un classico che non poteva mancare in Arena il “Va pensiero”. Si è poi esibita la banda di Perzaccocon un repertorio molto apprezzato ma un po’ lungo rispetto alle altre bande, comunque con ottimo risultato. Ci sono stati durante la serata anche i saluti ufficiali. Il Presidente Sezionale di Verona Luciano Bertagnolli che ha voluto puntare l’attenzione sulla parola PACE che era il tema della manifestazione Veronese. Il Presidente Nazionale Sebastiano Favero che ha voluto ringraziare gli alpini veronesi per quanto hanno fatto con questo raduno. Ha inoltre ringraziato il presidente della Sezione di Vicenza che si è messo a disposizione anche se deluso dalla decisione del Consiglio Direttivo Nazionale di concedere l’Adunata Nazionale 2016 ad Asti e non Vicenza. Il Sindaco di Verona Tosi, un po’ fischiato, ha ringraziato gli alpini per aver saputo organizzare una manifestazione di così grande risonanza da far portare circa quindicimila persone questa sera in Arena e circa centomila attese nella sfilata di domani. Il generale di Brigata Claudio Rondano, già comandante della Scuola Militare Alpina di Aosta, ha portato i saluti del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e del Ministro della Difesa. Terminata la passerella delle autorità, lo spettacolo si è concluso con le ultime esibizioni delle fanfare riunite con il mega coro intonando “Il Piave mormorava”, il “33 o canto degli Alpini”, “l’inno di Mameli” con tutto il pubblico in piedi a cantare con i coristi. La serata si è conclusa verso la mezzanotte.